Da contabile a building manager, una nuova era per la gestione condominiale

Nel panorama in continua evoluzione della gestione condominiale italiana, desideriamo condividere con voi un’analisi approfondita dell’articolo scritto sul nostro conto, pubblicato mercoledì 24 gennaio sul Resto del Carlino. 

L’articolo offre uno sguardo dettagliato sulla crescente importanza del ruolo del “building manager”.

Titolo dell’articolo: “Condomìni, c’è il building manager: ‘Vi troviamo pure badanti e medici'” 

Autore: Anna Marchetti 

Fonte: Il Resto del Carlino

L’articolo de Il Resto del Carlino

Viene evidenziata la transizione nel settore condominiale verso la figura del “building manager“, che sostituisce l’amministratore-contabile tradizionale. 

Andrea Olivi, presidente provinciale di Aiac, descrive il building manager come colui che gestisce tutti i problemi del condominio, includendo aspetti sociali e di manutenzione

Si propone una visione del condominio del futuro incentrata sul benessere collettivo, con spazi comuni che soddisfano le esigenze sociali, culturali e di welfare. 

La “rivoluzione dei condomìni” è già una realtà in molti Paesi europei e si prevede che prenderà piede nelle città italiane. 

La preoccupazione dei condòmini riguarda un possibile aumento delle spese, ma si suggerisce che un approccio autosufficiente potrebbe portare a un risparmio complessivo. 

Si sottolinea l’importanza di coinvolgere i proprietari nella trasformazione del condominio per garantire una migliore qualità di vita quotidiana e un ritorno sugli investimenti.

building manager

Approfondimento

Negli ultimi anni, la realtà condominiale italiana sta attraversando una trasformazione significativa a seguito della riforma civilistica del condominio. 

Cambio culturale nella gestione immobiliare

Emergono nuovi attori e ruoli, e tra questi spicca la figura del building manager, che rappresenta una svolta nel modo in cui gli edifici condominiali vengono gestiti. 

Questa transizione non è solo una questione di aggiornamento professionale, ma segna un cambiamento culturale nella percezione e nell’approccio verso la gestione immobiliare.

L’antico ruolo dell’amministratore, principalmente concentrato sulle responsabilità contabili, sta cedendo il passo a una prospettiva più ampia e orientata alla gestione integrata degli aspetti tecnici e manutentivi degli edifici

L’ascesa del “building manager” è indicativa di una maggiore attenzione verso le esigenze pratiche e funzionali degli edifici, riflettendo una consapevolezza crescente dell’importanza di una gestione olistica.

Modelli condominiali europei

Un elemento cruciale di questo cambiamento è il confronto con modelli condominiali avanzati di altri Paesi europei. 

La Francia, ad esempio, ha società di amministratori quotati in borsa, mentre la Spagna ha affidato l’amministrazione condominiale alle banche. 

Questi esempi dimostrano che il nostro sistema condominiale, spesso considerato “vecchio” e inadeguato, sta cercando nuove vie per adeguarsi alle richieste dei tempi moderni.

Ruolo dei Millenials

Il coinvolgimento dei Millenials, attori chiave del mercato immobiliare, è un elemento centrale in questo contesto. 

Le aspettative e le esigenze di questa generazione stanno ridefinendo le priorità nella gestione immobiliare, richiedendo soluzioni più integrate e orientate al benessere collettivo.

Benessere collettivo

Parlando di benessere collettivo, la visione del condominio del futuro va oltre la semplice efficienza energetica e tecnologica degli edifici. 

Si tratta di creare spazi comuni che soddisfino le esigenze sociali, culturali e di welfare dei residenti. 

La visione include servizi come badanti di condominio, parchi giochi, ludoteche, biblioteche comuni, lavanderie e punti di pronto intervento con telemedicina. 

Questi elementi, insieme alla promozione del senso civico e dell’appartenenza alla comunità, costituiscono un nuovo paradigma di vivere insieme.

Gestione olistica e autosufficienza

Affrontando il tema delle spese condominiali, c’è il timore comune di un aumento a causa dei nuovi servizi. 

Tuttavia, l’approccio autosufficiente degli edifici e la riduzione della dipendenza dal welfare esterno possono portare a un risparmio complessivo per i proprietari

In questo contesto, la figura dell’amministratore-manager diventa cruciale. 

Questo professionista non è solo un amministratore contabile, ma un gestore strategico che si occupa di adeguatezza dei fornitori, implementazione di app intelligenti per il pronto intervento, abbattimento dei costi e obiettivi di efficienza.

Coinvolgimento attivo dei proprietari

Infine, coinvolgere i proprietari nella trasformazione del condominio è essenziale. 

Devono abbracciare la visione di un condominio non come un’entità isolata, ma come un luogo dove trovare servizi, vivere in serenità e investire i propri risparmi con la consapevolezza di un ritorno tangibile sulla qualità della vita quotidiana. 

Il condominio del futuro non è solo una prospettiva, ma una realtà che può superare le attuali aspettative se ognuno contribuisce attivamente al processo di cambiamento.

Spero che questo articolo ti sia stato utile, qui trovi altri articoli che potresti trovare interessanti.

Se necessiti di qualsiasi informazione in più a riguardo non esitare a contattarci.

Un saluto da Condomina

Autore : Dott. Andrea Olivi

Presidente AIAC Regione Marche Pesaro – Urbino

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